Wild wild wine, le tendenze degli americani

Wild wild wine, le tendenze degli americani

Il successo enologico nazionale passa anche dalle conoscenza delle tendenze della vitivinicoltura mondiale. Da questa sacrosanta considerazione nascono una serie di interviste a enologi, esperti e giornalisti sui principali mercati internazionali, organizzate nell’ambito dal Concorso enologico internazionale di Vinitaly, di scena a Verona dal 12 al 16 novembre 2012 . Si comincia con gli Usa, descritto come un mercato in crescita, differenziato in base alla zona e all’età di consumo.

Di moda nel sud-ovest degli Stati Uniti, in particolare nel Texas, sono il Moscato, il Malbec, lo Chardonnay, il Pinot Grigio e il Pinot Nero non invecchiati in legno, diretta influenza delle persone che arrivano, per motivi economici  dall’America latina, ma anche dagli Stati del nord-est e del Pacifico. A dirlo è il giornalista Antonio Cevola, mentre secondo il collega Charlie Arturaola questo momento di crisi potrebbe essere propizio proprio per alcuni prodotti italiani. “Mai come in questo momento i consumatori sono attenti al rapporto qualità-prezzo – spiega – e questo è un vantaggio per i vini italiani in Florida, ma anche a New York, nel New Jersey e a Vancouver nel Canada occidentale. Gli importatori stanno aumentando l’offerta di piccole doc, come pure di vini siciliani, campani, pugliesi, marchigiani, sardi e calabresi di varietà meno conosciute”.

La fascia di consumo maggiormente in crescita negli Usa è quella dei ‘millennians’ tra i 21 e i 30 anni, ma per far presa su di loro è fondamentale l’educazione al prodotto. “Questi giovani sono aperti a qualsiasi stile di vino – dice la giornalista Marisa D’Vari – e pur essendo molto sensibili al prezzo si fanno influenzare dalle scelte degli amici e dai ‘racconti’ o dagli articoli di esperti letti su Internet, specialmente quelli postati sui social media”.

Per leggere le interviste integrali e lasciare il tuo commento, vai su “Aspettando il Concorso Enologico – Il vino nel mondo, tra tendenze di consumo e nuovi modelli produttivi” sul sito di Vintaly. Sempre sul sito di manifestazione i curricula degli intervistati.