Non arrivare impreparato a Vinitaly 2023: crea una strategia efficace

Non arrivare impreparato a Vinitaly 2023: crea una strategia efficace

Dal 2 al 5 aprile si aprono nuovamente le porte di Veronafiere per la 55esima edizione di Vinitaly, il Salone Internazionale dei vini e dei distillati. In previsione della prossima edizione, Veronafiere si sta indirizzando verso un calendario di eventi promozionali sui mercati di USA, UK, Germania, Paesi Scandinavi e Finlandia, Est Europa, Sud America e Asia rivolti esclusivamente all’incoming mirato di Top buyer e professionisti del canale horeca. Al contempo, è stata ampliata l’iniziativa “tailor made” di operatori selezionati direttamente dai produttori e invitati dalla fiera.

Interessante rilevare che se l’asset fieristico generale 22,5 miliardi l’anno, le aziende che hanno utilizzato le fiere nelle loro politiche commerciali hanno avuto nel periodo 2012-2019 un ritorno di 12,6 punti di crescita cumulata in più per le vendite e 0,7 punti in più di Ebitda rispetto a chi non ha partecipato.

Vinitaly 2023 si distingue anche per le numerose iniziative di degustazione e per le iniziative speciali che valorizzano la specificità delle produzioni, sia riguardo al metodo, alla provenienza o al posizionamento sul mercato.

Per tale ragione, Vinitaly 2023 conferma le start-up proposte nella precedente edizione: nei 18 padiglioni dedicati esclusivamente a Vinitaly, compresi anche quelli temporanei, oltre all’area sugli Orange wine, quelle di “MicroMegaWines – Micro Size, Mega Quality” ovvero la sezione, curata da Ian d’Agata, riservata alle produzioni di nicchia a tiratura limitata e di altissima qualità. In espansione anche l’offerta di VinitalyBio nell’Organic Hall, come pure quella dedicata al bere miscelato “Mixology”, che ha riscontrato fin da subito un grande interesse.

«Guardiamo al 2023 partendo dal buon risultato, al netto delle limitazioni pandemiche in corso fino a tutta la prima parte dell’anno, ottenuto nell’ultima edizione di Vinitaly ad aprile che ha registrato il record storico di incidenza di buyer stranieri in rapporto al totale ingressi: 25.000 operatori esteri da 139 Paesi, pari al 28% sul totale delle 88 mila presenze, con USA, Germania, Regno Unito e Canada in testa», sottolinea l’amministratore delegato di Veronafiere, Maurizio Danese.

E tu arriverai pronto all’evento più importante dell’anno per il mondo del vino? Non farti cogliere impreparato: per massimizzare i risultati, occorre mettere in campo una strategia integrata di comunicazione, sia per gli incoming con la stampa di settore, che i social e il marketing.

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