24 Giu A spasso per le Terre Verdiane, tra fantasmi, ville storiche e abbinamenti enogastronomici
Luoghi verdiani
L’estate è arrivata e questa volta, oltre a consigliarvi un vino, vi invito a fare un giretto fuori porta che, in base alla vostra provenienza, potrebbe trasformarsi in una vera e propria vacanza. Amo la musica lirica e amo Verdi, così non posso che parlarvi delle “Terre Verdiane” tra Parma e Piacenza, luoghi deliziosi in cui il Cigno ebbe i natali e visse per lungo tempo. In particolare sono tre quelli che meritano, a mio avviso, una visita: Roncole dove si trova la casa natale di Verdi; Busseto la piccola cittadina dove studiò musica dai Gesuiti e Villa d’Arda dove si trova la sua bella residenza, Villa S.Agata, in cui visse con l’amata Strepponi.
Fantasmi
Due anni fa, in questo periodo, mi capitò di intervistare uno studioso di fenomeni paranormali, Dario Spada (qui la biografia), che mi mostrò una foto a dir poco eccezionale scattata proprio a Villa S. Agata da una giornalista spagnola. La foto in questione mostra una “presenza paranormale” accanto al pianoforte del Maestro nella quale si vede chiaramente il volto e la mano di un uomo. Che ci crediate o no, leggete il mio approfondimento tratto da InEuropa a caccia di fantasmi (1) e a caccia di fantasmi (2). Guardate l’ingrandimento della mano e guarda sotto la foto grande.
Salsamenteria Storica Baratta
Nella Salsamenteria troverete decine di quadri raffiguranti Verdi e la Strepponi, un pianoforte, tavoli, panche, ninnoli e oggetti appesi, un caos ordinato che rende tutto molto particolare e caratteristico… In fondo alla lunga e stretta sala si erge un luogo di delizie, la salumeria. Prosciutti e salami appesi, formaggi in bella mostra, salsine pronte da servire… una salumeria che da sette secoli rifocilla i viandanti di quelle terre, di questo in buona sostanza si tratta!
Lambrusco e abbinamenti
Nelle Terre Verdiane non potevo che parlarvi del vino che più di ogni altro le rappresenta, il Lambrusco. Le varietà coltivate sono numerose: Lambrusco Salamino, Maestri, Marani, Montericco, Ancelotta, Grasparossa, Viadanese, Sorbara… provate a ripeterle, ve ne mancherà sempre uno, come capita coi sette nani… I Lambruschi hanno la caratteristica di essere frizzanti, beverini, con titolo alcolometrico non troppo alto e questo li rende piacevoli compagni per un momento non troppo impegnativo… gradevole con brio!
Gli abbinamenti della tradizione li vogliono con gli antipasti di salumi tipici emiliani, le lasagne alla bolognese, le pappardelle al forno e lo zampone. Come si sarà capito sono tutti piatti nei quali si avrà una certa grassezza percepita, ossia quella sensazione di pastosità sul palato data dalla presenza di grassi solidi di origine animale. Pensate ad una profumatissima pancetta di Piacenza, allo zampone o alle lasagne alla Bolognese (quelle vere, per carità!) … come ha detto un simpatico professore per rendere l’idea, dopo aver mangiato quei piatti “occorre un sanitrit che pulisca tutta la bocca, che sgorghi la gola da tutta quella meravigliosa grassezza!”. 🙂 Nulla di meglio che un buon lambrusco che con la sua briosa effervescenza e freschezza sgrassa il palato, preparandolo ad un altro boccone!